La storia di Billy Milligan (William Stanley Milligan) è stata riportata e descritta da Daniel Keyes nel suo libro “Una stanza piena di gente”.
Milligan è stato il primo individuo nella storia degli Stati Uniti ad essere dichiarato non colpevole di gravi reati per ragioni di infermità mentale, la diagnosi fu che Billy era affetto disturbo da personalità multipla o disturbo dissociativo dell’identità.
COSA INTENDIAMO PER DISTURBO DISSOCIATIVO DI IDENTITÀ
Il Disturbo dissociativo dell’identità (DID) è caratterizzato dall’esistenza, internamente (a livello mentale) ad una persona, di personalità distinte e separate; in Milligan vennero identificate e distinte ben 24 personalità differenti. Ognuna di queste personalità, quando è presente, domina gli atteggiamenti, il comportamento e il modo di vedere della persona stessa, come se le altre personalità non esistessero. La personalità originaria in questo tipo di disturbo non ha alcun tipo di ricordo e non è conscia dell’esistenza delle altre personalità. Il passaggio da una personalità ad un’altra è quasi sempre improvviso (D’Ambrosio et al., 1993).
La causa del Disturbo Dissociativo dell’Identità è sicuramente di tipo multifattoriale e i fattori psicosociali includono un trauma nello sviluppo, mentre i fattori biologici implicano risposte neurobiologiche generate del trauma stesso (Sar et al., 2017).
Difatti, attualmente il DID, viene inteso come un disturbo dello sviluppo post-traumatico, in cui le esperienze avverse o di natura traumatica, che avvengono solitamente durante l’infanzia, portano alla manifestazione di varie identità dissociate al fine di mantenere un senso unificato del sé a fronte di queste esperienze (Dalenberg et al., 2012).
L24 PERSONALITÀ DI BILLY MILLIGAN
Le personalità identificate in Milligan sono tate suddivise in due gruppi fondamentali: i dieci e gli indesiderabili.
“Ci troviamo in una stanza buia. In mezzo a questa stanza, sul pavimento, c’è una chiazza di luce. Chiunque faccia un passo dentro la luce esce sul posto, ed è fuori nel mondo reale, e possiede la coscienza”. (Keyes, 2018)
Tra i dieci figuravano:
- William Stanley Milligan (Billy), 26 anni. La personalità originaria, successivamente denominata “Billy non integrato” o “Billy-U” (Billy-unfused).
- Arthur, 22 anni. Parlava con accento britannico, autodidatta in fisica e chimica ed fu il primo a scoprire l’esistenza di tutti gli altri.
- Ragen Vadascovinch, 23 anni. Fu denominato come “Il guardiano dell’odio”, parlava con accento slavo e il suo ruolo era quello di protettore.
- Allen, 18 anni. Il manipolatore, quello che più spesso trattava con le persone estranee.
- Tommy, 16 anni. L’artista della fuga.
- Danny, 14 anni. La personalità più timorosa e spaventata.
- David, 8 anni. Considerato il guardiano del dolore, colui che assorbiva tutto il dolore e la sofferenza delle altre personalità.
- Christene, 3 anni. Chiamata la bambina nell’angolo.
- Christopher, 13 anni. Fratello di Christene, obbediente e tormentato.
- Adalana, 19 anni. La ragazza omosessuale.
Queste dieci personalità molto spesso erano quelle che si alternavano tra di loro, mentre il gruppo degli Indesiderabili uscì allo scoperto soltanto dopo che Milligan ebbe vari colloqui con lo psichiatra dell’Athens Mental Health Center. Il maestro, 26 anni era invece la somma di tutte e 23 le personalità fusi in uno solo ed i ricordi di questa personalità erano abbastanza completi, rendendo possibile le interviste per la creazione del libro.
MA PERCHÉ IL CASO DI MILLIGAN É DIVENTATO COSÌ IMPORTANTE?
Il caso Milligan è stato un caso estremamente raro, ma di fondamentale importanza, grazie a Billy e alla sua storia, il DID è stato riconosciuto come una psicopatologia vera e propria.
Interessante fu anche una ricerca condotta dal dottor Frank W. Putnam Jr, all’epoca psichiatra presso il National Institute of Mental Health, scoprii che gli alterego dei soggetti con personalità multiple presentavano anche caratteristiche fisiologiche diverse, tale diversità fu misurabile e riguardava, parametri quali la reazione cutanea galvanica e i pattern di attività elettroencefalografica.
Per approfondire la storia di Billy Milligan è anche disponibile un documentario su Netflix.
Bibliografia
Dalenberg, C. J., Brand, B. L., Gleaves, D. H., Dorahy, M. J., Loewenstein, R. J., Cardena, E., … & Spiegel, D. (2012). Evaluation of the evidence for the trauma and fantasy models of dissociation. Psychological bulletin, 138(3), 550.
D’Ambrosio, A., Vacca, M., & Golia, T. (1993). Il disturbo dissociativo dell’identità. PTSD, 16, 6
Keyes, D. (2017). Una stanza piena di gente. Editrice Nord.
Şar, V., Dorahy, M. J., & Krüger, C. (2017). Revisiting the etiological aspects of dissociative identity disorder: a biopsychosocial perspective. Psychology research and behavior management, 10, 137.