I temi più discussi in questo periodo riguardano le conseguenze psicologiche della pandemia ed in particolare l’impatto del Coronavirus sull’insonnia.
COS’È IL CORONAVIRUS?
Il Sars-Cov 2, o generalmente chiamato Coronavirus, è una sindrome respiratoria acuta. I suoi sintomi sono tosse, febbre, malessere generale, cefalea dispnea. È un virus di origine animale trasmesso all’uomo, ed è altamente contagioso. Proprio per la sua alta contagiosità ci siamo ritrovati a vivere in uno stato pandemico che ha messo a rischio non solo la nostra salute fisica, ma anche quella mentale. Questo a causa della quarantena forzata in cui siamo stati costretti per sconfiggere il coronavirus. Quando si parla dell’impatto del Coronavirus sull’insonnia è bene partire dalla definizione di quest’ultima.
DAL CORONAVIRUS ALL’INSONNIA. PERCHÉ È IMPORTANTE DORMIRE?
La parola insonnia, deriva dal latino insomnia, ed è la difficoltà ad addormentarsi o la tendenza a svegliarsi troppo presto. Non è una vera e propria patologia, ma un sintomo che segnala un disagio. È generata da cattive abitudini, come un alimentazione sbagliata o la mancanza di attività fisica, oppure il segnale d’allarme per stati ansiosi o depressivi. Nel primo caso basterà modificare in meglio le proprie abitudini, invece nel secondo caso bisognerà seguire un percorso terapeutico per risalire al motivo da cui scaturisce l’insonnia.
Il sonno è una funzione fondamentale nella vita di un individuo, in particolar modo del suo organismo. Un buon ciclo sonno-veglia è importante per:
- Potenziare il sistema immunitario.
- Rilasciare ormoni.
- Influenzare le funzioni celebrali come l’apprendimento e la memoria.
- Migliorare l’ umore.
CORONAVIRUS ED INSONNIA:QUALI EFFETTI
Con la comparsa del Coronavirus, è stato difficile mantenere le vecchie abitudini, anche quelle relative al sonno. Questo perché la preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari, l’isolamento e la temporanea sospensione lavorativa hanno imposto una nuova routine quotidiana.
Uno studio pubblicato sul The Lancet Psychiatry ha focalizzato la sua attenzione proprio sull’impatto del Coronavirus sull’insonnia, confermando ciò che è stato precedentemente detto dimostrando un esponenziale aumento della vendita di sonniferi, fino al 40%. L’impatto del Coronavirus sull’insonnia, in Italia, è stato misurato attraverso il MOS-SS, uno strumento composto da 12 domande auto riferite. I risultati ottenuti su un campione di popolazione, evidenziano come il 55,32% delle persone ha sofferto di insonnia durante la quarantena.
L’impatto del coronavirus sull’insonnia è di enormi dimensioni. È uno degli effetti collaterali più diffusi. Non solo a causa dell’isolamento sociale, ma anche la perdita di parenti e amici per colpa del virus ha sconvolto le nostre vite, andando a modificare proprio ciò che per noi era naturale.
Bibliografia
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