L’Agnosia è un raro disturbo in cui il paziente non è in grado di riconoscere, identificare oggetti, persone e suoni utilizzando uno o più sensi, nonostante questi funzionino in modo del tutto normale.
Il deficit non può essere spiegato attraverso la memoria, l’attenzione, i disturbi linguistici o l’estraneità agli stimoli. Solitamente, viene colpita una delle modalità sensoriali. Ad esempio, un paziente affetto da questo disturbo potrebbe non essere in grado di identificare visivamente una tazza, anche se può essere capace di riconoscerne il colore e attraverso il tatto capirne forma e struttura (De Renzi E.,1989).
LE DIVERSE TIPOLOGIE
Le Agnosie possono essere distinte in tre categorie in base alla tipologia di sensazione coinvolta:
- Visiva (visione).
- Uditiva (udito).
- Tattile (tocco).
AGNOSIA VISIVA
Questa si riferisce ad una compromissione nel riconoscere gli oggetti quando vengono presentati visivamente, le aree danneggiate possono essere localizzate a livello della corteccia parietale, occipitale e della corteccia occipitotemporale inferiore bilaterale.
I diversi tipi di Agnosia Visiva sono:
- La Prosopagnosia, la quale porta all’incapacità di riconoscere i volti familiari. I pazienti affetti possono però identificare altri aspetti del familiare come il genere, i capelli e le emozioni.
- La Simultagnosia è l’incapacità di riconoscere e sistemare gli oggetti quando appaiono insieme, ma possono essere riconosciuti quando appaiono da soli.
- La Color Agnosia è l’incapacità di identificare e distinguere i colori.
- L’Agnosie Topografiche è l’incapacità di orientarsi nell’ambiente circostante a causa dell’inabilità nell’interpretare le informazioni spaziali.
- La Finger Agnosia o Digitale è la difficoltà nel riconoscimento e localizzazione delle dita su una mano o su entrambe.
- L’Achinetopsia si riferisce all’incapacità di percepire il movimento.
- L’Alessìa è invece l’incapacità nel riconoscere visivamente le parole.
AGNOSIA UDITIVA
Queste persone mostrano un’incapacità nel riconoscere i suoni nonostante l’udito resti intatto, i danni cerebrali solitamente sono dovuti ad una lesione del lato destro del temporale.
I diversi tipi di Agnosia Uditiva sono:
- La Fonoagnosia è l’incapacità di riconoscere voci familiari.
- L’Agnosia Verbale Uditiva o Sordità Pura è l’incapacità di comprendere il parlato, ma il paziente affetto è in grado di leggere, scrivere e parlare in modo normale.
- Agnosia Uditiva Non Verbale è l’incapacità di comprendere suoni e rumori non-verbali, ma la comprensione di un discorso viene risparmiata.
- L’Amusia è l’incapacità di riconoscere la musica.
AGNOSIA TATTILE
Quest’ultima infine compromette la capacità di riconoscere gli oggetti attraverso il tatto.
I diversi tipi di Agnosia sono:
- L’Amorfognosia riguarda l’incapacità di identificare le dimensioni e la forma degli oggetti al tatto.
- L’Anosognosia fa riferimento all’incapacità di identificare le qualità distintive di un oggetto.
- Asimbolia Tattile è l’incapacità di riconoscere un oggetto nel suo peculiare significato.
La diagnosi e il trattamento di questo disturbo sono alquanto complesse. Per la maggior parte dei pazienti il recupero completo da questo tipo di patologia non è possibile e ne risente anche la qualità della vita (Álvarez & Masjuan,2016; Martinaud,2017; Slevc & Shell, 2015; Pratesi et al., 1992; Cicmil, Meyer & Stein,2016).
Bibliografia
Álvarez, R. & Masjuan, J. (2016). Visual agnosia. Rev Clin Esp.216(2): 85-91.
Cicmil, N., Meyer, A.P. & Stein, J.F. (2016). Tactile Toe Agnosia and Percept of a “Missing Toe” in Healthy Humans. Perception;45(3): 265-80.
De Renzi, E. (1989). Agnosia. Recenti Prog Med;80(12): 633-7.
Kumar, Anil & Michael W. (2019). “Agnosia.” StatPearls [Internet]. StatPearls Publishing.
Martinaud, O. (2017). Visual agnosia and focal brain injury. Rev. Neurol. (Paris); (7-8):451-460.
Pratesi, M., Santini, S., Lombardo, G., Corsi, P., Salvadori, G. & Cocco, F. (1992). Prosopagnosia. Description and discussion of a clinical case. Recenti Prog Med; 83(5): 282-5.
Slevc, L.R. & Shell, A.R. (2015). Auditory agnosia. Handb Clin Neurol;129: 573-87